3) SCUOLA E CULTURA
LA SCUOLA
La scuola è la fucina dei nuovi cittadini gerenzanesi. Se avremo una scuola eccellente, avremo anche dei cittadini eccellenti e metteremo i presupposti per la creazione di nuova ricchezza.
Leggere è la mia passione, mi piace leggere i buoni libri : dai classici come “Madame Bovary” o “I Miserabili”, ai thriller di marca scandinava, ai romanzi epici moderni come “I Pilastri della Terra”, “Il nome della Rosa”, per finire con dei libri scoperti per caso in biblioteca, che si sono rivelati dei piccoli capolavori.
Quando si parla di sport, soprattutto in Italia si parla di calcio a undici, calcetto a sette, a cinque trascurando altri sport minori poco pubblicizzati dalla televisione e dietro ai quali non si muovono grossi interessi economici. Tra questi il tennis da tavolo, comunemente detto ping pong che suscita in me nostalgici ricordi giovanili.
Quando parliamo di cultura ci riferiamo a tutte quelle attività, che non siano di specifica competenza della scuola, che servono non solo a migliorare le conoscenze e competenze dei cittadini ma anche il livello di partecipazione alla cosa pubblica, l’attenzione verso il benessere degli altri e dunque l’attenzione alle loro difficoltà.
Pensiamo alla pratica sportiva come a un nuovo diritto di cittadinanza.
Lo sport è da tempo il secondo luogo di aggregazione per bambini e giovani dopo la scuola. Lo sport migliora la salute pubblica attraverso l’attività fisica, l’inclusione sociale, l’integrazione, la prevenzione e la lotta contro il razzismo e la violenza, la lotta contro le droghe, la valorizzazione delle tradizioni sportive locali.
La Cultura e lo sport, come la scuola e le associazioni, migliorano la qualità della vita di una intera comunità.